Su Linkiesta di oggi Christian Rocca ripropone il testo provocatorio tratto dal suo libro Chiudete Internet – Una modesta proposta (Marsilio, 2019). Rocca difende la globalizzazione e il suo effetto di riduzione della povertà generale, e la società liberale. E' preoccupato però dagli effetti dello sviluppo delle tecnologie e di internet.
La formula «innovazione più globalizzazione» ha creato opportunità, distribuito benessere e liberato miliardi di persone dalla povertà. Questa formula, oggi sotto accusa, è l’algoritmo dell’Occidente. Le alternative sono grottesche. Per questo le distorsioni di Internet vanno affrontate e risolte prima che sia troppo tardi. (...) Non fatevi abbindolare da chi dice che il progresso tecnologico deve essere lasciato in pace a fare il suo cammino, perché le innovazioni vanno governate, come in passato abbiamo trovato il modo di governare la più grande invenzione tecnologica della prima metà del secolo scorso, il nucleare.
Spesso sono stato più convinto da chi sostiene che la forza della rete sta nel suo non-governo, che qualsiasi intervento sulla sua regolazione avrebbe bloccato l'innovazione. Sono convinto che i "walled garden" siano un freno, anche se apparentemente più sicuri e tutelanti. Ma è indubbio che le piattaforme di oggi, con il loro quasi monopolio devono essere richiamate a un senso di responsabilità e al rispetto di alcune regole stringenti. Non solo i discorsi d'odio, anche le falsità palesi vanno denunciate e smascherate; non necessariamente cancellate, ma denunciate sì.
Non si tratta di scelte semplici, la censura è pericolosissima ed estranea al mondo liberale, la libertà di parola senza limiti (come nella tradizione Usa) è altrettanto pericolosa se praticata in un mondo dove i malvagi la utilizzano per rovesciare la legalità.
Su Linkiesta interventi di Antonio Nicita (Agcom) e Beppe Sala